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Songs

Piazza dei Mestieri Via Jacopo Durandi, 13, Torino, TO, Italia

Songs è una raccolta di canzoni importate da generi vari, e “pronunciate” con un linguaggio acquisito nel corso degli anni.

FourInOne

Piazza dei Mestieri Via Jacopo Durandi, 13, Torino, TO, Italia

Quattro musicisti e amici legati da anni di esperienze e collaborazioni musicali brillanti e variegate, su palcoscenici sparsi in giro per il mondo. Un repertorio fatto di composizioni originali e di sperimentali, a volte audaci, riletture e riarrangiamenti di canzoni tratte dal song book del jazz.

Concorso di Cucina “Chef in Piazza”

Piazza dei Mestieri Via Jacopo Durandi, 13, Torino, TO, Italia

Da sempre importante esperienza e vetrina per i ragazzi del corso di Cucina, il contest intende far emergere quanto appreso negli anni di scuola sollecitando la fantasia dei futuri chef a reinterpretare in maniera innovativa le ricette della cucina italiana ma anche di quella internazionale.

Cabaret in Piazza – Andrea Fratellini

Piazza dei Mestieri Via Jacopo Durandi, 13, Torino, TO, Italia

Uno spettacolo che è un mix di magia e ventriloquia, con pupazzi o dando voce ad oggetti e persone del pubblico. Una ricetta divertentissima per una serata indimenticabile!

Cabaret in Piazza – Paolo Migone

Piazza dei Mestieri Via Jacopo Durandi, 13, Torino, TO, Italia

Un grande nome del cabaret italiano per la prima volta alla Piazza, con uno spettacolo pieno di verismo, surrealismo, malinconismo, risatismo. Un labirinto intricato come la sua mente, nella quale ci si può infilare senza paura, perché in fondo si trova sempre l’uscita… o l’entrata di un nuovo labirinto.

“Pensare digitale” 2023 – L’arte e il digitale: dagli NFT alle mostre virtuali

Piazza dei Mestieri Via Jacopo Durandi, 13, Torino, TO, Italia

Sono sempre più protagoniste le tecnologie nei musei, utilizzate sia per rendere una nuova esperienza di visita, che addirittura per creare nuovi paradigmi di utilizzo degli spazi culturali e museali. Quali sono le tendenze, quali le possibilità all’orizzonte? Quanto deve rimanere preminente l’aspetto culturale, quanto “contaminarsi” nella realtà tecnologica?