La “zona rossa” che ha chiuso i musei e gli spazi espositivi non ferma la mostra sui manifesti pubblicitari che la Piazza dei Mestieri ha voluto realizzare insieme all’Opera Barolo e ad Anna Benso. Se non potete venire di persona, perchè non fare allora un veloce tour virutale, in compagnia di un giornalista esperto come Marco Basso?
Qui sotto ogni settimana potrete trovare tre appuntamenti differenti che portano sul vostro schermo oltre ottanta manifesti – tutti originali – raccontano la storia di un’Italia capace di generare crescita sociale ed economica, pur in un periodo attraversato da guerre, crisi economiche e crisi sanitarie. Un viaggio che passa dalla pasta Barilla al formaggino Mio, dall’aperitivo Campari al vermouth delle cantine Contratto, dal principato di Monaco al comprensorio sciistico di Sestriere, da Le pêcheur di Alfons Mucha (manifesto più antico) alla fanciulla della Paglieri (manifesto censurato), fino ad arrivare alla spirale dell’Amaro Cora di Nicolaj Diulgheroff, vera icona dell’arte grafica.
In un momento come quello che stiamo vivendo, la partnership culturale tra Piazza dei Mestieri, Opera Barolo (www.operabarolo.it) e Anna Benso, ha voluto riaccendere i riflettori su un settore della produzione artistica che è stata capace di diffondere il valore della cultura alla società del suo tempo in modo diffuso – facendo diventare, appunto, la strada una galleria d’arte – e che riesce oggi a evidenziare come la produzione artistica e la diffusione della cultura, può al contempo: educare le persone, orientare i modi di intendere la società e stimolare il pensiero critico, contribuire allo sviluppo di aziende e territori; in altre parole creare valore sociale.
Opportunità, quest’ultima, che sarà data a tutti coloro che vorranno partecipare all’asta di beneficenza di giovedì 26 novembre 2020 (inizio alle ore 17.00), durante la quale saranno battute le opere presenti in mostra.
Parte del ricavato sarà destinato ad attività rivolte ai ragazzi della Piazza dei Mestieri. Per partecipare all’asta, che si svolgerà in modalità on-line, basterà inviare una segnalazione su eventi@piazzadeimestieri.it e saranno forniti tutti i dettagli.
Visita guidata con Marco Basso
Parte 1
Visita guidata con Marco Basso
Parte 2
Visita guidata con Marco Basso
Parte 3
La cultura e le attività economiche hanno avuto uno stretto rapporto sin dall’inizio del Ventesimo secolo. La capacità del mezzo culturale di comunicare con le forme artistiche si unisce alla capacità di un prodotto di essere accattivante e immediatamente riconoscibile. Se i mezzi di comunicazione attuali sono direttamente connessi al digitale (dalla televisione al vasto mondo di Internet), quelli del passato erano legati fortemente al materiale cartaceo.
L’esposizione, promossa in collaborazione con Palazzo Barolo e Anna Benso (che ha curato la scelta delle opere in esposizione, di proprietà dell’Intercard, e l’allestimento) è composta da una serie di significativi manifesti pubblicitari storici, dagli inizi del Ventesimo secolo fino agli albori del boom economico, che fanno parte di una vasta collezione voluta da Giovanni Benso, intende seguire due percorsi ben definiti.
Il primo è quello del manifesto come espressione culturale, nel quale si vuole evidenziare l’importanza delle diverse correnti artistiche nella realizzazione dei materiali. Da Dudovich a Cappiello (due artisti considerati tra i padri del cartellonismo moderno italiano), Mario Gros, Erberto Carboni, ma anche Gino Boccasile e Armando Testa – ognuno di loro ha saputo con il proprio talento mettere su carta al servizio della comunicazione pubblicitaria i vari stilemi dell’epoca, dall’Art Nouveau all’Espressionismo, il Cubismo, il Futurismo, in alcuni casi rielaborandoli, in altri casi intercambiandoli, oppure introducendo nuovi stili grafici (come nel caso di Armando Testa).
Il secondo percorso punta invece a sottolineare il valore del manifesto come strumento di crescita economica e il suo contribuito allo sviluppo di molte aziende e territori, ma anche nel saper comunicare in maniera incisiva, coinvolgente, ma allo stesso tempo anche positiva, un prodotto, un evento o una località turistica. Una raccolta che testimonia quasi settant’anni di produzione del settore, con oltre 80 manifesti e marchi di aziende che hanno accompagnato la vita di generazioni e hanno scandito il loro tempo, decorando e colorando le città italiane che in quel periodo affronteranno un grande desiderio di riscatto prima, durante e dopo le due Guerre Mondiali, culminando poi in un’epoca di grande boom economico e sociale, verso una direzione di vita migliore, svagata e divertita, che fosse, almeno nell’immaginario, alla portata di tutti.
IMPORTANTE!
In funzione delle disposizioni presenti nel DPCM in vigore dal 5 novembre 2020, la mostra rimarrà chiusa al pubblico fino a nuove disposizioni.
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